Osvaldo Ramous


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Note biografiche

Nato l’11 ottobre 1905 a Fiume nel rione popolare di Cittavecchia da Adolfo Ramous e da Maria Giacich, ultimo di sei figli, è rimasto orfano di padre a due anni. Dal 1915 al 1919 ha studiato presso la Scuola comunale di musica, proseguendo poi privatamente gli studi di violino e pianoforte per dieci anni. Dal 1924 al 1925 ha frequentato l’Istituto tecnico Leonardo da Vinci, per poi iscriversi all’Istituto magistrale “Egisto Rossi”. Nel contempo, ha lavorato, rispettivamente, alla Contabilità di Stato (1922-1924), alla Prefettura (1924-1925), e poi a Milano presso una ditta di Assicurazioni, in cui è rimasto fino al maggio del 1928. Rientrato a Fiume, ha lavorato per due anni al Municipio.  

Si è avvicinato al giornalismo dal 1923, collaborando fino al 1925 alla rivista “Delta” di Fiume, diretta da Antonio Widmar. Nel 1929 ha avviato la collaborazione col quotidiano “La Vedetta d’Italia” in veste di critico teatrale e musicale, per poi diventare l’anno successivo redattore. Nel 1942 è stato licenziato per decisione di Carlo Scorza, all’epoca capo dell’Ente Stampa, con la vaga motivazione di riduzione del personale.

Nel settembre del 1936 ha sposato la dalmata Matilde Meštrović, nipote dello scultore jugoslavo Ivan Meštrović. Nel 1944, a pochi mesi dall'occupazione di Fiume da parte dell'esercito jugoslavo,  ha accettato la direzione de “La Vedetta d’Italia” su sollecitazione delle autorità cittadine che desideravano un moderatore alla guida del quotidiano. La Gestapo, tuttavia, non si fidava troppo di Ramous, per cui nell’estate del 1944 lo ha convocato per sottoporlo a stringenti interrogatori, mentre la sua abitazione veniva perquisita.

Nel 1946 è nato il Dramma Italiano con Pietro Rismondo direttore per breve tempo, e Ramous lo ha poi seguito nella carica. Nei suoi 15 anni di direzione gli sono state affidate 46 regie nonché alcune traduzioni di commedie jugoslave. Nel 1954, recandosi a Milano con Paolo Grassi, direttore del “Piccolo Teatro” e più tardi sovrintendente alla Scala, ha concordato una tournée in Jugoslavia del “Piccolo Teatro” che a Fiume ha ottenuto un grande successo.

Nel 1956 ha risolto positivamente il problema legato alla tragica situazione in cui venne a trovarsi il Dramma Italiano, che era in pericolo di chiudere i battenti. Non accettando le decisioni delle autorità locali, riguardanti il trasferimento a sedi più periferiche e il licenziamento di gran parte degli attori, si è recato a Belgrado presso il Governo federale, perorando con valide argomentazioni le causa del Dramma fino ad ottenere piena soddisfazione.

Una volta pensionato, dal 1961 ha ritrovato le condizioni ideali per riscoprirsi poeta, romanziere ed autore di racconti. In questi anni si è dedicato al progetto di un incontro tra scrittori italiani e jugoslavi, che è stato realizzato nel 1964 con un impegno notevole sia da parte dell’editore Rebellato che dal Rotary. La morte lo ha colto il 2 marzo 1981, mentre stava rivedendo “Il cavallo di cartapesta”, romanzo che gli stava molto a cuore in quanto strettamente legato a Fiume.

Note critiche

La figura e l'opera di Osvaldo Ramous sono legate alla sua città natale, Fiume, vissuta prima e dopo l'esodo della popolazione italiana al volgere della Seconda guerra mondiale. A seguito dell’esodo, la componente italiana di Fiume ha trovato in lui un prolifico animatore culturale, che cercava di mantenere aperto un ponte con l'Italia in un periodo estremamente difficile. Non a caso, anche nelle sue liriche il tema ricorrente è il dilemma – che accomuna come una maledizione tutti i “rimasti” – tra l'“andarsene” e il “restare”, nonché il problema dell’impossibilità di riconoscersi e ritrovare la propria pace in un mondo ostile e sconosciuto.

Poeta dotato di una sensibilità sottile, vicino alla lirica di tipo ermetico o ermetizzante in un primo tempo, è tuttavia rimasto un solitario essenzialmente fedele a se stesso, intento a interrogare la propria interiorità e partecipe delle inquietudini dell'umanità contemporanea.

Ramous avrebbe inoltre intrattenuto nel secondo dopoguerra un intenso epistolario con Enrico Morovich, scrittore e saggista italiano sempre di origine fiumana, significativo sia per le personalità dei due corrispondenti sia per la storia umana dell’esodo, con Morovich che non accoglie i ripetuti inviti dell'amico, da una parte combattuto dal desiderio di rivedere Fiume, dall'altra assalito dal timore che lo stato emotivo della vista all'amata città gli riapra la ferita del distacco.

Pubblicato nel 2008 come romanzo inedito e postumo, nonché di difficile reperimento in Italia, “Il cavallo di cartapesta” rappresenta il primo romanzo nell’ambito della letteratura della Comunità Nazionale Italiana che fa riferimento esplicito all’esodo, tema tabù al tempo della sua stesura (1967). Narrando le vicende di Roberto Badin, rimasto a Fiume dopo l’esodo e per certi versi alter ego dell’autore, il romanzo affronta le trasformazioni, le ambiguità e i sentimenti di un’epoca difficile in un territorio in cui convivevano lingue e culture diverse. Si legge infatti nell’incipit che “nel corso della sua vita non ancor proprio lunghissima, Roberto ha avuto cinque cittadinanze, senza chiederne alcuna”.

Note critiche ispirate a “Osvaldo Ramous. Lo sradicamento dei rimasti”, di Gianna Mazzieri, in La Battana, n. 97-98, 1990.

Bibliografia

Raccolte di poesie

  • Nel canneto, Fiume, Termini, 1938
  • Vento sullo stagno, Fiume, EDIT, 1953
  • 50 poesie, Zagabria, Associazione letterati della Croazia, 1957
  • Pianto vegetale, Padova, Rebellato, 1960
  • Il vino della notte, Venezia, Lombardo-Veneta, 1964
  • Risveglio di Medea, Padova, Rebellato, 1967
  • La parola nel tempo, Zagabria, Zora, 1969
  • Realtà dell’assurdo, Padova, rebellato, 1973
  • Pietà delle cose, Padova, Rebellato, 1977
  • Postuma Viaggio quotidiano, Fiume, Centro editoriale, 1982

Drammi

  • Un duello, Milano in Il teatro per tutti, 1934
  • Edizione straordinaria, Zagabria, Zora, 1950 tradotto in croato con il titolo Posebno izdanje, Zagabria, Glas rada, 1951

Drammi rappresentati

  • Allestiamo uno spettacolo – 1947 – per l’inaugurazione del Teatro per bambini a Fiume
  • Con un piede nell’acqua, rappresentato a Fiume il 4 giugno 1970

Drammi inediti

  • L’ora di Marinopoli, 1952
  • La strada più lunga, 1954
  • Nel rifugio, 1954
  • L’idolo, 1956
  • Il porto, 1956

Radiodrammi

  • Lotta con l’ombra, scritto originariamente per il teatro ma non sfruttato, poi rifatto come radiodramma nel 1960 (tradotto in croato Borba sa sjenom, ed il spagnolo Lucha con unas ombra trasmesso a Buenos Aires)
  • La mia ocarina, 1960 (tradotto in tedesco Dorina und meine Ocarina e trasmessa per cinque volte a Berlino Est) – trasmesso dalla radio svizzera di Monteceneri l’8 luglio 1970
  • Il farmaco portentoso, 1963, trasmesso da RAI II il 18 gennaio 1963 Rendini Magda, 1962
  • Un cuore quasi umano, 1968, trasmesso da Radio Svizzera (I programma) il 14 ott. 1970
  • Con un piede nell’acqua, 1969, trasmesso da radio Friuli-Venezia Giulia il 15 febbraio 1974
  • Un attimo solo, 1974, trasmesso da radio FVG in data 14 marzo 1975
  • Le pecore e il mostro, 1966, trasmesso da radio Trieste il 13 genn. ’68
  • Viaggio senza meta, 1976, trasmesso da Radio Capodistria il 6 giugno 1976
  • Sull’onda degli echi, 1977, trasmesso da RAI I il 16 gennaio 1980
  • Guido i’vorrei che tu e Lapo ed io, 1969 trasmesso da FVG il 18 maggio 1972

Narrativa

  • I gabbiani sul tetto, 1961 – romanzo rimasto inedito in italiano, però tradotto in portoghese da Antonio D’Elia e pubblicato a S. Paulo in Brasile, 1964 col titolo Gaivotas no telhado.
  • Tradotto inoltre in croato da Jerka Belan e Duška Orlandi e pubblicato col titolo Galebovi na krovu, Zagabria, Naprijed, 1965.
  • Serenata alla morte, raccolta di racconti rimasta inedita in italiano. Tradotta in portoghese da Rolando Roque da Silva epubblicata a San Paulo (Brasile) nel 1975 in 20 000 copie col titolo Serenata ao passado dallo stesso editore di Gaivotas no telhado, Clube do livro.
  • I figli della cometa, racconti pubblicati dal quindicinale “Panorama” della EDIT di Fiume a puntate nel corso nel 1984.
  • Inoltre trenta racconti, non inclusi nelle opere sopraelencate, pubblicati su varie riviste e giornali.
  • Il cavallo di cartapesta – romanzo inedito, pubblicato postumo nel 2008 dalla casa editrice EDIT Fiume, Croazia.

Libri

il cavallo di cartapesta
Il libro dei labirinti
lotta contro l'ombra
Il libro dei labirinti
nel canneto

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