Diego Zandel


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Note biografiche

Nato il 5 aprile del 1948 nel campo profughi di Servigliano, in provincia di Fermo (Marche) da genitori fiumani, quando aveva tre mesi è giunto al Villaggio Giuliano di Roma, insieme ad altri duemila profughi provenienti dall’Istria, Fiume e la Dalmazia.

Queste origini, assieme all’aver sposato una donna di madre greca, dell’isola di Kos, influenzeranno gran parte della sua opera letteraria. Il Villaggio Giuliano e la sua comunità compaiono nel suo primo romanzo “Massacro per un Presidente” edito da Mondadori nel 1981, che per primo affronta il problema del terrorismo rosso in Italia. Fino a quel momento Zandel aveva pubblicato le raccolte di poesie: “Primi Giorni”, edito da O.E.L. di Roma, “Ore ferme”, edito dalla SAL di Trieste, e il saggio “Invito alla lettura” di Andrić, edito da Mursia. Il romanzo “Una storia istriana” del 1987, edito da Rusconi, è stato finalista al Premio Napoli di quell’anno.

È stato dirigente di Telecom Italia, responsabile delle attività editoriali. In precedenza, è stato consulente editoriale delle case editrici Mondadori, Bompiani e Rusconi. Attualmente è editor senior della Oltre Edizioni, per la quale cura le collane di narrativa italiana e straniera, e di saggistica "Letture del mondo", e Direttore Editoriale di M.E.A. Phoenix, società che offre servizi editoriali alle case editrici.

Note critiche

Il primo romanzo di Zandel “Massacro per un Presidente” è apparentemente sul modello del thriller nel registrare le manovre di alcuni gruppi terroristici ma, diversamente dai romanzi seriali, non celebra il trionfo della giustizia né consegna il colpevole alla pubblica accusa. La storia è inoltre intrecciata a un racconto esterno che ruota attorno alla figura di Raul Radossi, alter ego dell'autore nonché io narrante, in cui predominano le ragioni intime di una scelta di vita che nascono nel paese d’origine dei nonni di Zandel, Fiume.

Il vero tema del romanzo è infatti la ricerca da parte di Raul della propria identità, del tentativo di capire quale è il rapporto che lo lega da una parte con il mondo degli esuli istriani e dall’altra al mondo variegato della città in cui vive, Roma, ma in cui non ha le sue radici biologico-affettive. Emerge da questa condizione l'impossibilità di nutrire nostalgia per una terra che non ha vissuto ma che è quella della sua gente, unità all'incapacità di sentirsi a proprio agio in una città che non sente sua.

“Una storia Istriana”, pubblicato nel 1987, racconta la storia di Ive Miculian, minatore generoso, ma anche in questo caso, tuttavia, i romanzi sembrano due, e questa volta il tema non è la ricerca della propria origine, o identità, ma quello della propria discendenza, o del futuro.

Anche il romanzo “I confini dell’odio” (2002) si gioca sulle origini dell'autore, raccontando una storia ambientata tra Fiume e i Balcani al termine della guerra interetnica del 1991-1995 nella ex Jugoslavia. Un figlio, Bruno Lednaz, alter ego dello scrittore, accompagna la salma del padre, che aveva chiesto di essere sepolto a Fiume, sua città natale, allora italiana, oggi croata, nel momento in cui da pochi mesi è stato firmato a Dayton, negli Stati Uniti, l’accordo di pace che sancisce la pace e la divisione dei territori della ex Jugoslavia tra croati, serbi, bosniaci e serbo-bosniaci.

Tuttavia, ai confini, è ancora vivo l’odio innescato dalla guerra. Bruno se ne accorge quando, in attesa di un posto al cimitero per il padre, decide di accompagnare un parente in Lika, una regione della Croazia. Da questo momento comincia per lui un’odissea che sarà, insieme, denuncia dei mali che accompagnano ogni guerra e condanna della guerra stessa. Nel 2011 viene pubblicato un altro romanzo di denuncia che si focalizza nello specifico sul tema delle foibe e dell’esodo, “I testimoni muti”, in cui ricordi personali e storia s'intrecciano sul filo di una memoria personale che si trasforma in storia collettiva.

La voce narrante è quella di un bambino nato in un campo profughi, cresciuto in estrema povertà circondato dal silenzio doloroso degli adulti. L'incontro con un uomo, un testimone muto della tragedia, lo conduce verso una nuova consapevolezza delle sue radici e della sua storia.

Zandel si è anche concentrato su opere più didascaliche, come “Apologia della lettura” del 2020, in cui l’autore mette a fuoco tutta la sua esperienza di scrittore, lettore appassionato, recensore di libri, lettore di testi che gli autori inviano alle case editrici con la speranza di essere pubblicati, con l’obiettivo di condividere con tutti gli amanti dei libri e della lettura un percorso che impedisca la resa di fronte ai mille ostacoli che nella quotidianità si frappongono tra il desiderio di leggere e il tempo per farlo.

Note critiche ispirate a “Le "ore ferme": il rapporto tra storia e identità nella letteratura di Diego Zandel”, di Cristina Benussi in "La Battana" n. 97-98, 1990.

Bibliografia

  • Massacro per un presidente (Arnoldo Mondadori Editore, 1981)
  • Una storia istriana (Rusconi, 1987)
  • Crociera di sangue (Arnoldo Mondadori Editore, 1993), Segretissimo n. 1239
  • Operazione Venere (Arnoldo Mondadori Editore, 1996), Segretissimo n. 1306
  • I confini dell'odio (Aragno, 2002)
  • L'uomo di Kos (Hobby&Work, 2004)
  • Verso est. Racconti di oltre il confine orientale e dell'Egeo. Con i ricordi del villaggio giuliano-dalmata di Roma (Campanotto, 2006)
  • "Il figlio perduto" (Alacran, 2010)
  • "Il fratello greco" (Hacca, 2010)
  • "I testimoni muti" (Mursia, 2011)
  • "Essere Bob Lang" (Hacca, 2012)
  • "Il console romeno", racconti (Oltre Edizioni, 2013)
  • "Manuale sentimentale dell'isola di Kos" (Oltre Edizioni, 2016)
  • "Balcanica - Viaggio nel sudest europeo attraverso la letteratura contemporanea" (Edizioni Novecento Libri, 2018)
  • "Apologia della lettura - Riflessioni di un bibliofilo incallito" (Historica, 2020)
  • "Crociera pericolosa" (Oltre Edizioni, 2020)

Libri

Apologia della lettura
Apologia della lettura
I confini dell'odio
I confini dell'odio
I testimoni muti
I testimoni muti
Massacro per un Presidente
Massacro per un Presidente
Una Storia Istriana
Una Storia Istriana

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