Luigi Torcoletti


Fiume ed i paesi limitrofi


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Note biografiche

Di famiglia originaria di Senigallia, nelle Marche, Torcoletti è nato a Fiume il 3 maggio 1881 da Giovanni e Francesca Dergnevich. Dopo aver concluso il liceo classico, ha frequentato il Seminario teologico di Segna, dove è stato ordinato sacerdote nel 1904, per poi insegnare religione nelle scuole pubbliche di Fiume.

Combattivo e polemico, ha contrastato le correnti laicizzanti e il nascente socialismo fiumano. Alcuni suoi saggi del tempo sono “Il darvinismo”, “Cenni storici sulla massoneria fiumana” e “Crederemo ai miracoli nel sec. XX?”. Si è poi avvicinato agli studi storici, rivelandosi un infaticabile ricercatore di notizie. Nel 1911 ha fondato un giornale di propaganda religiosa, “Il Risveglio”, per cui scriveva articoli di carattere religioso, di cui alcuni anche di storia locale, e che ha avuto diffusione anche al di fuori di Fiume, raggiungendo i circoli cattolici del goriziano, del Trentino e della Dalmazia.

Tra il 1917 e il 1918 ha fondato il circolo “A. Manzoni”, per dar voce alla coscienza nazionale dei giovani, ma è durato solo un anno perché la polizia ungherese, sospettando tendenze irredentistiche, ha poi deciso di sopprimerlo. Alla vigilia del crollo della Monarchia austro-ungherese, ha costituito un comitato segreto fusosi con il Consiglio Nazionale.

Tra il 1918 e il 1924, ha partecipato attivamente alle vicende politiche della città, pubblicando una serie di opere che hanno suscitato un eco vivace, tra cui “Il Plebiscito dei morti”. Nel 1919, ha fondato assieme ad Annibale Blau la sezione fiumana del Partito popolare italiano, e nel 1920 ha approvato l’impresa di Gabriele D’Annunzio nella sua fase iniziale. Dopo il moto di rivolta del 3 marzo 1922 che ha portato alla caduta del governo di Zanella, ha cercato, senza successo, un compromesso tra le parti avverse.

Nel 1945, è stato fermato dalla polizia segreta di Tito e processato sotto l’accusa di aver nel 1919 provocato l’allontanamento del parroco croato Kukanic. Il processo si è concluso con l’intimazione di lasciare la città. Fermatosi prima a Palermo, si è poi stabilito a Zoagli in Liguria, ospite della Casa della Compagnia di S. Paolo, dove ha potuto riprendere i suoi studi fiumani. È morto a Zoagli il 20 novembre 1956.

Note critiche

Ne “Il Plebiscito dei Morti” del 1919, ha raccolto le epigrafi del cimitero per dimostrare che l’italianità di Fiume non era recente perché anche la maggioranza delle più antiche era in lingua italiana. È stato sequestrato dal comando francese per delle espressioni considerate offensive per i croati, ma alcune copie sono sfuggite al sequestro e sono state distribuite in Italia, arrivando ad essere ristampato dal Consiglio Nazionale in una versione purgata dalle espressioni incriminate.

Bibliografia

  • Il Plebiscito dei Morti, 1919
  • Scrittori Fiumani, E. Mohovich, 1923
  • Saggi nella rivista “Fiume” (1923):
    • Notizie bibliografiche concernenti la storia di Fiume
    • L’educazione italiana a Fiume nel passato
    • Gli intellettuali di Fiume nel sec. XVIII
    • Le confraternite fiumane
  • Tarsatica e i primordi di Fiume, Tip. A. Priulla di Palermo, 1950
  • Spigolando nel passato di Fiume, Tip. S. Girolamo Emiliani, 1951
  • Fiume e i paesi limitrofi, Tip. S. Girolamo Emiliani, 1954
  • Processo a Galileo – Clero e astronomia, 1956

Libri

Fiume ed i paesi limitrofi
Fiume ed i paesi limitrofi
Il processo di Galileo
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Spigolando nel passato di Fiume
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